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Dal "Messaggero Veneto" del 21 novembre 2004

Fratelli d'Istria sarà presentato in Biblioteca

Domani, lunedì alle 17.45, alla Biblioteca di via Mameli, il professor Fulvio Salimbeni presenterà il libro "Fratelli d'Istria" (Edizioni Mursia) dello storico Guido Rumici. L'iniziativa è promossa dal comitato provinciale dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di cui il Rumici è anche socio e conferenziere. Rumici, nel 2002, sempre con la casa editrice Mursia di Milano, ha pubblicato "Infoibati. I nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti", con cui ha delineato, sulla base anche di documenti spesso inediti di fonte inglese, slava e italiana, l'intera vicenda del confine orientale d'Italia negli anni del secondo conflitto mondiale e del dopoguerra. Docente di Economia aziendale, pubblicista e ricercatore di Storia ed economia regionale, è autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico e, in particolare, ha pubblicato articoli e saggi sulla storia della Venezia Giulia e della Dalmazia, vincendo diversi premi.
"Fratelli d'Istria" è un libro che, secondo la critica nazionale, narra forse per la prima volta in modo organico, le vicende avvenute sul confine orientale d'Italia, nella Venezia Giulia, dal 1945 fino a oggi. Dopo aver descritto l'esodo sia dal punto di vista delle sofferenze di quelli che lasciarono le proprie case, sia dal punto di vista numerico e statistico, l'autore si sofferma poi a fondo sul problema di coloro che fecero invece la scelta opposta e decisero di rimanere ad abitare sotto il regime del maresciallo Tito. È questa la parte del libro più innovativa poiché finora poco si era scritto in Italia su coloro che erano rimasti oltre confine e che, nel volgere di pochi anni, divennero un'esigua minoranza, in un clima di crescente assimilazione. Il libro di Guido Rumici è, a tale proposito, un utile strumento proprio perché descrive fatti e numeri da un punto di vista oggettivo, senza mai dare spazio a valutazioni di tipo personale, lasciando perciò al lettore l'opportunità di farsi un'idea autonoma sull'argomento. I capitoli più interessanti per capire la storia di coloro che rimasero in Istria e a Fiume sono senz'altro quello dedicato al problema delle scuole italiane, alla difesa di quel poco che restava della lingua italiana in loco, alla caduta del comunismo e alla nascita dei nuovi Stati dopo la dissoluzione dell'ex Jugoslavia, nonché, infine, all'attualità e alle prospettive di coloro che ancor oggi si dichiarano italiani.

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